Nato per volontà di una decina di appassionati il Gruppo Archeologico Brescellese, si è costituito nell'aprile del 1987 come libera associazione aperta all'adesione di tutti i cittadini con le seguenti finalità:
Il gruppo nel corso degli anni ha collaborato con gli Enti preposti ad alcuni scavi effettuati sul territorio di Brescello.
Luglio 1990 - Scavo stratigrafico Cortile del Convento S. Benedetto.
Settembre 1990 e Marzo 1991 - Scavo in area privata situata in via Otone.
Agosto 2004 - Scavo nel cortile delle scuole comunali di Brescello.
Collabora con le scuole, con giornali locali e con studenti universitari mettendo a disposizione il materiale in possesso. Il Gruppo ha realizzato quattro edizioni della "BRIXELLUM ROMANORUM" rievocazione storica a tema romano/celta. Il Gruppo partecipa annualmente a rievocazioni storiche in particolare a Roma in occasione del "Natale di Roma".
L'Associazione conta oggi una settantina di iscritti e ha in programma, indagini, ricerche, studi, attività didattiche con le scuole inerenti la storia, le tradizioni e l'archeologia locale.
CENNI STORICI BRESCELLO (Brixellum)
I primi insediamenti risalgono all'età del bronzo, poi sul territorio si stanziarono dal VII al V secolo a.c. gli Etruschi.
Successivamente intorno al IV secolo a.c. troviamo i Galli Cenomani ed infine i Romani che diedero origine al nome Brixellum.
I Romani attuarono una nuova organizzazione del territorio, con bonifiche, strade e un'opera di centuriazione ancora oggi visibile.
Brixellum, di cui Plinio (Nat. Hist. III, 15, 115) fu il primo a parlarne, divenne un'importante riferimento medio padano, di grandissima importanza assieme alle vicine Regium Lepidi e Tannetum. Ancor oggi, parte della città antica è riconoscibile con il Decumano Massimo (Via Cavallotti) e il Cardo (Via Nizzoli e Via Panizzi) in evidenza. La città fu anche testimone di eventi drammatici: nel 69 d.C. fu teatro dell'epilogo della lotta per la successione al titolo imperiale tra Aulo Vitellio e Marco Salvio Otone, che si concluse con il suicidio di quest'ultimo, proprio a Brixellum, dove aveva posto il suo quartier generale.
Nel 387, secondo le parole di Sant'Ambrogio, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Brescello non erano che miseri corpi in città in rovina. Nel V secolo, Brescello, tornò a rivestire un ruolo importante, come tappa intermedia nella comunicazione fluviale tra Ravenna e Piacenza, tanto che fu eletto a Sede Vescovile (Cipriano, suo Vescovo è presente al Sinodo provinciale di Milano, 441 d.C.).
Solidamente fortificato, resistette come presidio bizantino fino al 603, quando il Re Longobardo Agilulfo la prese e la distrusse. La rinascita di Brescello si deve ai Bendettini che vi si insediarono intorno al X secolo. Come i centri limitrofi, fu oggetto delle dispute tra le signorie medioevali, fino a quando entrò sotto il controllo degli Este, che ne fecero una città-fortezza, difesa da una cinta di mura pentagonali ed un fossato, che resistettero fino al XVIII secolo. La sua storia rimase per tre secoli legata alle vicende della nota casata, fino all'epoca napoleonica, quando Brescello si unì a Reggio Emilia nella Repubblica Cisalpina.
Nel 1849 fu per breve tempo capitale provvisoria del risorto Stato Estense e fu sede del governo ducale, poi con il plebiscito dell'11 e 12 marzo 1860, entrò a far parte dello Stato Italiano.